martedì, novembre 22, 2005

CREARE UN MOSTRO

Oggi mi è successa una cosa spiacevole.
Come sapete la mia tesi, premiata con una lode dalla prestigiosissima università di Trieste e firmata da un relatore come il non Dottore Pira, persona dall'alto valore intelettuale e più volte candidato al premio Nobel, trattava del rapporto tra propaganda ed indottrinamento nel periodo nazista.
Laureatomi, decisi ben presto di seguire la strada dell'enogastronomia ed imboccai la strada per Roma, ove tuttora sono domiciliato e ove tuttora lavoro per un noto canale televisivo.
Tutti questi pensieri mi sono tornati in mente questa mattina.
Il fatto
Ho conosciuto,oggi stesso, una ragazza che sta scrivendo una tesi di laurea in comunicazione con tema il canale Raisat GamberoRosso.
All'inizio non diedi tanta importanza al fatto, poi mi resi conto di una serie di sconcertanti verità.
Se io che mi sono laureato con una tesi sul nazismo sono finito a lavorare al Gambero, una che si laurea con una tesi sul gambero, dove finirà?
Diventerà la portavoce di un gruppetto di neonazisti romani?
Inizierà una relazione saffica con la Mussolini?
Marcerà su Roma?
Tenterà un colpo di stato in Baviera?
Tutte queste domande mi si accavallano nella testa senza riuscire a dar loro una risposta.
Ho paura di aver creato un mostro.

martedì, novembre 15, 2005

I GRANDI BAR DI TRIESTE

Da troppo non uso questo blog. Posto cosa scritta 3 mesi fa e non ancora inserita.

Il bar degl’angeli.

Bel bar nel centro storico di Servola con vista a 360° sulla Ferriera. Il posto è tranquillo ed appartato, pochi i turisti, e pochi anche i triestini che si avventurano per i ripidi pendii di quella che è stata la culla della cultura S’ciava a Trieste. Cameriere sui 60, con dai 15 ai 30 chili sovrappeso vi accolgono in sottovesti nere. La degustazione parte con una delle due miscele con cui questo bar ha conquistato proseliti in giro per il mondo, il nescaffè originale. Due cucchiani, con aggiunta di acqua bollente ne fanno uno dei migliori mai testati. A chi non piace l’aroma così intenso della Nestlè, vi è anche la scelta del Nescaffè decaffeinato. Alcune volte, dobiamo dirlo, il prodotto originale viene cambiato con delle imitazioni a basso costo, cosa che mi ha lasciato basito.
La vera specialità del posto è la degustazione in terrazza, dove all’aroma inimitabile del nescaffè si unisce l’acre odore di idrocarburi e derivati che conferiscono all’assaggio l’aurea di esperienza inimitabile. A me viene sempre da pensare: Se Mel Gibson in Mad Max beve caffè allora deve essere questo.
Il posto ha anche una discreta presenza di liquori da hard discount e di bottiglie di pregio, con una interessantissima mescita di vini Moldavi e Uzbeki.
Non di rado nascono risse per i motivi più banali, solitamente per epiteti tipo s’ciavi de merda o Italiani Kuraz.
Nell’insieme un gran bel posto.

Voti:
Ambiente 7
Odori 10
Caffè 9

Da Franco e Katy

Questo posto è sito vicino all’O P P, l’ex ospedale psichiatrico di Trieste. La capacità di vendere ogni genere di preparazione a base di caffè mi lascia ogni volta senza parole. Penso sia l’unico posto sulla faccia della terra in cui si può ordinare un intero pasto a base di caffè. Spaghetti al pomodoro con polvere di caffè, Lasagne alla bolognese con polvere di caffè, Sanguinaccio con polvere di caffè, Riso alla pescatora con polvere di caffè, Orata al cartoccio con polvere di caffè, Gelato al caffè con le vongole.
E poi il caffè. E che caffè. Dovete sapere che i nonni di Franco e Katy sono stati i consiglieri personali di Mobutu, per chi non lo ricordasse ex dittatore sanguinario dello Zaire. Bene Mobutu regalò all’epoca ai nonni di Franco e Katy 400 ettari di piantagione di caffè, con annessi 45 schiavi a parametro zero. Bene, il caffè che si beve oggi, è lo stesso di una volta, unico caso di schiavismo vero ancora esistente al mondo. Parliamo di catene, fruste e sevizie, che rendono inimitabile l’aroma del caffè.
Ogni primo venerdì del mese si organizzano degustaszioni in cui sono presenti i caporioni della destra fascista di Trieste. Durante questi incontri si procede all’ascolto dei lamenti dei poveri schiavi che rendono l’aroma del caffè ancora più profumato.
Se volete un caffè come Dio comanda questo è il posto che fa per voi.

Voti:
Ambiente 9
Odori 6
Caffè 10

All’Arcangelo S’ciavo

Il bar è localizzato nel bel mezzo della zona serba di Trieste, vicino la Madonnina, da qui il nome del posto. Qui si viene per vari motivi. Le cameriere sono le più fighe di Trieste, roba da 90-60-90, e cambiano circa ogni settimana, cosa che ha destato più di un sospetto alla Polizia triestina. Il caffè non è poi così buono, ma la battaglia della birra balcanica è una di quelle esperienze che bisogna assolutamente fare almeno una volta nella vita.
Si inizia su tre tavoli distinti. In uno i Croati, in uno i Serbi e nell’ultimo esuli istriani da 50 anni a Trieste. Di solito per ogni tavolo si siedono una decina di persone.
Si inizia a bere e si va avanti per tre giorni di fila. Dopo le prime sei ore iniziano tipo Karaoke ad andare ad ogni tavolo inni nazionalisti del paese in questione. Si passa dai festeggiamenti per il massacro di Vukovar dei Serbi all’indirizzo dei Croati, per poi passare all’innalzamento delle foibe a virtù nazionale dei Croati rivolto agli italiani, per terminare con una versione triestina di Faccetta nera, rinominata Faccetta S’ciava, urlata a squarciagola dagli italiani.
Per anni la manifestazione è stata sospesa, ora da un paio d’anni è di nuovo in auge e vero orgoglio delle tradizioni nazional popolari triestine.

Voti:
Ambiente 10
Odori 10
Caffè 5